Chiudono 300 negozi al giorno
L'Ufficio Studi di Confcommercio su dati di Movimprese ha condotto un’indagine sulle imprese commerciali in Italia: nel 2009 sono nate 85.743 nuove imprese commerciali e ne sono cessate 114.016, per un saldo negativo di -28.273. Per quel che riguarda il commercio al dettaglio, il saldo è negativo per 16.188 unità, con 50.988 nuove aperture e 67.176 chiusure.
Ben 114.016 sono i negozi che hanno chiuso i battenti in Italia nel 2009, circa 310 ogni giorno. La crisi ha coinvolto soprattutto le realtà più piccole del commercio nazionale: in questo segmento le cessazioni sono state oltre 67 mila nel 2009 e gli imprenditori accusano l'eccessiva burocrazia e il troppo lento se non inesistente riposizionamento strategico dalla manifattura ai servizi.
La ricetta anticrisi secondo i rappresentanti della categoria passa attraverso un impegno preciso del Governo in favore del rilancio dei consumi e dunque dell’approvazione di incentivi fiscali, riforme amministrative e di una più convinta lotta alla contraffazione. Mariano Bella, responsabile Ufficio Studi di Confcommercio, invita a riflettere su queste cifre. Se da un lato la taglia esigua delle imprese costituisce la forza di questo Paese, "dall'altro questo e' anche un fattore di freno, soprattutto per quanto riguarda l'investimento in innovazione, ricerca e marketing per acquisire sostenibili posizioni competitive internazionali".
La situazione resta difficile e non solamente per la crisi economica dell'annus horribilis: se prendiamo in esame un arco temporale più ampio il saldo tra imprese nate e imprese chiuse resta comunque negativo. Ad essere penalizzati sono soprattutto i negozi al dettaglio, il cui saldo nel biennio 2008-2009 è negativo per 38.531 unità.
Citando alcuni dati di Seac Confcommercio su un campione di 100.000 piccole e medie imprese, Bella sottolinea che "tra il 2007 e il 2008 è raddoppiato il numero di imprese in perdita: se nel 2007 l'80% delle pmi italiane ha chiuso in utile, solo il 40% ha archiviato il 2008 in positivo".
E facendo una stima sull'anno appena concluso, continua l'esperto, "considerato che il Pil ha segnato un -1,3% nel 2008 e un -5% nel 2009, è comprensibile anche dal punto di vista statistico che ci sia una moria drammatica in termini di imprese".
mercoledì 28 aprile 2010
Chaotics Consulting
Chaotics Consulting
Chaotics Consulting è una rivoluzionaria piattaforma globale di consulenza direzionale. Il Chaotics metodologia è unico in quanto il suo presupposto fondamentale è che le imprese e le organizzazioni operano attualmente in una "nuova normalità" di turbolenza costante e frequente, potenzialmente violente che minacciano gli eventi e cambiamenti.
A Chaotics, Comprendiamo che il nostro futuro economico avrà taglienti, brevi picchi e valli come un elettrocardiogramma, piuttosto che il flusso più morbido di un'onda sinusoidale. Se le aziende vogliono avere successo, hanno necessità di ripensare il modo in cui l'economia funziona.
Invece di pianificazione per la ripresa successiva, le aziende devono strutturarsi per sopravvivere e prosperare in costante turbolenza. la capacità di un'organizzazione di affrontare efficacemente in questo nuovo contesto in ultima analisi, determina la differenza tra successo e insuccesso nella nuova normalità.
Il Chaotics metodologia migliora significativamente la capacità di un'organizzazione di sopravvivere e avere successo nel mezzo degli ambienti più difficili.
Chaotics è globale
“Chaotics: Il Business di gestione e di marketing in The Age of Turbulence ", di John Caslione e Philip Kotler, è stato tradotto e pubblicato in oltre 50 paesi in tutto il mondo. E 'successo internazionale e l'accettazione da parte dei leader delle migliori business ha portato alla rapida crescita della Chaotics Consulting. La nostra esclusiva rete di partner abbraccia il mondo e offre soluzioni all'avanguardia per aiutare le aziende a prosperare in tempi turbolenti.
Chaotics Consulting è una rivoluzionaria piattaforma globale di consulenza direzionale. Il Chaotics metodologia è unico in quanto il suo presupposto fondamentale è che le imprese e le organizzazioni operano attualmente in una "nuova normalità" di turbolenza costante e frequente, potenzialmente violente che minacciano gli eventi e cambiamenti.
A Chaotics, Comprendiamo che il nostro futuro economico avrà taglienti, brevi picchi e valli come un elettrocardiogramma, piuttosto che il flusso più morbido di un'onda sinusoidale. Se le aziende vogliono avere successo, hanno necessità di ripensare il modo in cui l'economia funziona.
Invece di pianificazione per la ripresa successiva, le aziende devono strutturarsi per sopravvivere e prosperare in costante turbolenza. la capacità di un'organizzazione di affrontare efficacemente in questo nuovo contesto in ultima analisi, determina la differenza tra successo e insuccesso nella nuova normalità.
Il Chaotics metodologia migliora significativamente la capacità di un'organizzazione di sopravvivere e avere successo nel mezzo degli ambienti più difficili.
Chaotics è globale
“Chaotics: Il Business di gestione e di marketing in The Age of Turbulence ", di John Caslione e Philip Kotler, è stato tradotto e pubblicato in oltre 50 paesi in tutto il mondo. E 'successo internazionale e l'accettazione da parte dei leader delle migliori business ha portato alla rapida crescita della Chaotics Consulting. La nostra esclusiva rete di partner abbraccia il mondo e offre soluzioni all'avanguardia per aiutare le aziende a prosperare in tempi turbolenti.
domenica 18 aprile 2010
Chi salverà Davide da Golia
I grandi gruppi e le micro-imprese
Notoriamente, P.m.i. sta per piccole e medie imprese; un pianeta che comprende strutture molto diverse tra loro.
Non pochi vorrebbero che in qualche modo nell’acronimo si leggesse anche la parola “micro”, a indicare una realtà estremamente diffusa in Italia e che non di rado sfugge a qualsiasi analisi socio-economica o è tenuta in poco conto: le micro-imprese cioè quelle attività ,professioni ed imprese familiari al di sotto dei 10 dipendenti; nella realtà, i dipendenti spesso non superano le 3-4 unità. Agli imprenditori di nuove ed esistenti micro-imprese è dedicato il progetto “Italyconsulting”, promosso da Gabriele Ottaviani socio professionista della associazione italiana school marketing e da un gruppo di professionisti specializzati in specifici settori dell' economia.
la proposta di formazione specifica per la micro-impresa e le ditte individuali che la “Italyconsulting” ha sviluppato per riempire il vuoto formativo di corsi e seminari, nei confronti di queste micro-aziende che però sono il tessuto portante dell'economia del paese dando loro un riferimento per aggiornarsi sulle più attuali strategie di marketing applicabili alle micro-imprese.
la necessaria capacità di valutazione di un idea o di un progetto, è oggi fondamentale ,visto le risorse sempre più limitate e i tempi veloci di fare qualcosa che attraverso una strategia di marketing , permetta di valutare tutti gl'aspetti positivi e negativi il piano finanziario il mercato di riferimento , programmando un percorso da applicare per ottenere la nascita e lo sviluppo d’impresa e di prodotto e ottenere delle performance aziendali d'eccellenza.
"Ogni giorno può essere difficile , anche più del precedente ,
ma il domani è una nuova occasione".
ma il domani è una nuova occasione".
La condizione necessaria e sufficiente diventa allora la capacità di arrivare sul mercato,già con una strategia e di mantenere la promessa di valore, accettando la regola che ogni azienda, così come ogni team, va alla velocità del suo elemento più lento. Per questo motivo l’investimento, la scoperta e l’implementazione possono non bastare. Occorre che le imprese capiscano il valore primario della formazione continua , soprattutto, per le piccole imprese che rischiano d'essere sopraffatte dalle grandi catene e gruppi. La capacità di portare l’innovazione al proprio interno diventerà sempre più un elemento-chiave nella gestione delle risorse e del loro impiego.
"La vera Università non ha un'ubicazione specifica. Non ha possedimenti, non paga stipendi e non riceve contributi materiali. La vera Università è una condizione mentale"
Robert Pirsig
www.italyconsulting.it
Robert Pirsig
www.italyconsulting.it
giovedì 15 aprile 2010
Dirigente di comunità / gruppi /scuole, ecc... .
Finalità :
Un dirigente di comunità è preparato per dare garanzie di professionalità, è in grado di dirigere, organizzare, coordinare e controllare svariate tipologie di aggregazione, tipo: asili, scuole, comunità, per giovani, R.s.a. anziani, villaggi turistici, comunità di recupero, mense aziendali, risorse umane aziendali, ecc... , cioè deve saper organizzare le istituzioni a carattere formativo , educativo, medico sociale assistenziale, riabilitativo, conoscendo la legislazione e le problematiche potenziali dei settori nelle diverse situazioni.la nuova disciplina del dirigente è nata per la forte necessità di formare professionisti che sapessero in modo manageriale, affrontare e risolvere le svariate problematiche e trovare ed applicare nuove soluzioni in base alle necessità della comunità che dirige. La preparazione specifica del diploma da la garanzia e la capacità di aggregare e condurre gruppi di lavoro con specialità diverse e organizzare la totale gestione del contesto collaborando con tutte le figure interne ed esterne che per motivi di deversa tipologia ruotano e prestano il loro profilo professionale nell' azienda o comunità di riferimento.
martedì 13 aprile 2010
Dirigenti in rosa
Osservatorio Focus on Marketing in Movimento | ||||||
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